/  Travel Blog   /  Palazzi storici di Barletta

Palazzi storici di Barletta

È ormai evidente che ll modo in cui gli edifici e le infrastrutture vengono progettati si riflette sulla qualità della vita urbana influenzando anche i modelli di vita. Questo non può che voler ricordare quanto è fondamentale conoscere lo stile architettonico (almeno) degli edifici principali della propria città, affinchè si possa arrivare a conoscerla a pieno e, di conseguenza, anche alcune delle caratteristiche dei suoi abitanti.

Palazzo della Marra

Nel caso di Barletta, è bene partire dal meraviglioso Palazzo della Marra. Esso è un Palazzo del ‘500, presente nel centro storico di Barletta, residenza di importanti famiglie aristocratiche, dagli Orsini alla famiglia della Marra dal 1743. Palazzo della Marra costituisce l’unico esempio di architettura barocca leccese nella città di Barletta e al di fuori del territorio del Salento. Degni di nota sono il portale di ingresso decorato da due allegorie della Vecchiaia e della Giovinezza, l’elegante balcone principale sorretto da cinque mensole ornate con mostri cani e grifi, il fregio con la scritta ‘DELLA MARRA’ che è possibile notare lungo la facciata e la loggia che affacciata al mare è riccamente decorata con temi allegorici sulle stagioni della vita. Ulteriori decorazioni e ristrutturazioni sono state apportate sia dalla famiglia Fraggianni, proprietaria del Palazzo dal 1700, sia dal costruttore Donato Ceci che lo acquistò agli inizi del 1900. Nel 1958 fu acquisito dal Demanio Statale che si interessò del suo totale restauro fino a renderlo sede definitiva della Pinacoteca Giuseppe de Nittis, istituita in seguito alla donazione di numerosi dipinti, pastelli e incisioni dalla moglie di De Nittis, Léontine Gruvelle.

 

Palazzo Bonelli

Da non tralasciare è il palazzo Bonelli, dichiarato monumento nazionale nel 1922, è un rarissimo esempio di architettura civile privata medievale esistente in Puglia. Fu costruito nel 1325 da Guala Yserio e appartenne ai La Marra. Conserva lo stile medioevale con grande porticato ad arconi ogivali e crociere a pianterreno. Su un edificio preesistente, probabilmente in stile gotico, di cui resta testimonianza in un arco ogivale, la nobile famiglia della Marra fece costruire l’attuale splendido palazzo, poi passato dal 1685 ai De Beamount Bonelli. Il palazzo, che fu di proprietà dei della Marra fino alla loro estinzione nel XVIII secolo, è rimasto immutato nel suo aspetto esteriore. Notevole esempio di “barocco leccese”, progettato dall’architetto leccese Cesare Perna. L’architetto fu espressamente chiamato per trasformare le due facciate che si affacciano rispettivamente sull’antica strada delle carrozze e il quartiere delle “sette rue” e verso il mare con una loggia monumentale di uguale suggestione. Sulle finestre ogivali sono presenti gli stemmi della famiglia.

Palazzo Santa Croce

Dello stesso tenore è il Palazzo Santa Croce, ubicato esattamente di fronte alla facciata principale della Cattedrale di Santa Maria Maggiore nella Piazzetta del Duomo, tanto da occuparne un’ampia area del sagrato che in precedenza era di dimensioni maggiori. Originariamente apparteneva a una nobile famiglia presente a Barletta già al tempo dei Normanni, i Santacroce, da cui il nome dell’edificio. Fu Carlo I d’Angiò a donarlo in segno di gratitudine a Filippo Santacroce, suo sostenitore e membro del Consiglio della Corona.
Nel periodo (1459) in cui Ferdinando I d’Aragona venne a Barletta per essere incoronato nella Cattedrale soggiornò proprio in questo palazzo. La facciata principale è bugnata cioè rivestita di pietre sporgenti, una tecnica di rivestimento murario appartenente all’epoca rinascimentale, mentre il portale d’ingresso difronte alla chiesa ha la forma di un arco a sesto acuto inquadrato da una cornice. In asse si trovano poi il balcone di rappresentanza e infine un timpano triangolare. La parte inferiore della facciata risale al XIV sec. e conserva i caratteri tipici dell’architettura medievale. Il piano superiore invece è chiaramente di epoca moderna, con le finestre più allungate.

Palazzo Bruotschy

Fondamentale ma spesso dimenticato è il Palazzo Bruotschy, costruito nel 1621, ma la sua prima ed originaria edificazione sembra risalire ad epoca precedente. La sua particolarità risiede nell’aver conservato il portico antistante la facciata, probabilmente ciò che rimane di un edificio medievale sicuramente non più tardo del primo ’500. La struttura, più volte modificata, consta di quattro archi con volta a crociera: due a sesto acuto e due a tutto sesto, che ingentiliscono l’edificio, regalandole una linea essenziale ma elegante. Il Palazzo è attiguo alla Chiesa di San Giorgio. Il Palazzo Bruotschy fu costruito nel 1621, ma la sua prima ed originaria edificazione sembra risalire ad epoca precedente. La sua particolarità risiede nell’aver conservato il portico antistante la facciata, probabilmente ciò che rimane di un edificio medievale sicuramente non più tardo del primo ’500. La struttura, più volte modificata, consta di quattro archi con volta a crociera: due a sesto acuto e due a tutto sesto, che ingentiliscono l’edificio, regalandole una linea essenziale ma elegante.

Palazzo Gentile

Il Palazzo Gentile, invece, fu costruito dall’omonima Famiglia nei primi del ’600, mentre dal 1920 è sede di una banca. La facciata che si estende sull’attuale Corso Garibaldi, presenta un monumentale portone d’ingresso sormontato da un’unica loggia e da una grande finestra balconata. Il resto del prospetto si presenta con finestre rettangolari. Ai due lati si aprono ben sedici finestre: otto per lato, quattro per piano.
Il primo piano è a bugnato rustico e le finestre rettangolari si aprono semplicemente sul perimetro senza alcuna cornice. Il piano nobile è diviso da quello terreno da una cornice in pietra su cui è inciso il nome del committente e la data di fondazione dell’edificio. Il piano superiore si presenta liscio e compartito dalle finestre che si presentano coronate da timpani spezzati e ricurvi da cui si dipartono fregi curvilinei e modanati ciechi in stile barocco, probabilmente aggiunti successivamente.

Ci sarebbero ancora innumerevoli edifici da descrivere, ma noi di Antica Dimora abbiamo cercato di descriverne i principali per aiutare chiunque volesse cimentarsi nella complessa bellezza della città di Barletta.

powered by BDP Web